Audrey Hepburn

AudreyAudrey Hepburn sale sul treno, sorretta da due manici, legati a un paio di mani affusolate e ben curate.

La padrona delle mani e di Audrey Hepburn veste sempre in nero e con eleganza. Non c’è un elemento del suo abbigliamento o del suo trucco che sia fuori posto. Resiste alle tentazioni del lifting ma usa ogni altra arma che la toeletta fornisce per lottare contro l’età.
E’ brutta, inequivocabilmente. Ma di una bruttezza particolare, che si fa notare.
Una gatta non più sinuosa ma ancora piacente.

Poi in un giorno di festa prendo il treno contro ogni abitudine e la trovo nel vagone, come nei giorni lavorativi, con la sua capigliatura perfetta e le sue unghie laccate. Ma con una borsa di Marylin Monroe e – orrore! – un vestito azzurro: un accecante cielo flash.

La novità mette in mostra la pelle che cede, lo sguardo strabico, le gambe stanche.
Basta così poco per trasformare tristemente una gatta in una gattara.

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