Blogger pendolari alla riscossa

Secondo incontro dei blogger pendolari

A volte ai genitori fuorisede succede qualcosa di fantastico. Qualcosa come una telefonata del proprio padre che annuncia: “Ci prendiamo una casa in affitto per un mese lì dove abitate voi e teniamo noi i bimbi quando serve: datevi alla pazza gioia”.

Per intenderci: la pazza gioia di un genitore professionista è fatta principalmente di cose come Ordinare la cameretta del piccolo così finalmente dopo due anni potrà dormire anche lui in un letto vero o Cercare con calma un regalo pasquale per i bimbi.

Ma comprende anche Il primo anniversario di matrimonio che riusciamo a festeggiare da soli e Prendersi qualche ora di libertà personale in cui non si deve per forza dare il buon esempio.

In quest’ultima categoria rientra l’infrangere la regola Non si parla con gli sconosciuti, soprattutto se arrivano da Internet. Nella fattispecie, un incontro il 12 aprile con tre scrittrici (più una) e un personaggio letterario (ma ci arriviamo dopo): il secondo raduno dei blogger pendolari, proprio a Millemondi!

E così mi ritrovo a fare il turista in un paese in cui vivo da 15 anni.
Riscopro la bellezza di bighellonare; di essere fermato dai venditori ambulanti, che spacciano i migliori ed i peggiori libri della città; di rimanere bloccato al mercato da una folla di turisti che scatta foto a reperti culinari di dubbio gusto.
Ripercorro i luoghi della mia vita universitaria: la meravigliosa Piazza Maggiore, dove si andava le sere in cui (altri tempi) non si aveva niente da fare, sapendo che lì uno spettacolo improvvisato si trovava sempre; gli assurdi cartelli e le surreali scritte sui muri di Via Zamboni, che io e Fiocotram
collezionavamo; la serenità di Piazza Santo Stefano e le sue sette chiese “a matrioska”.

– Marco, tu ci sai guidare per tutte le sette chiese di Piazza Santo Stefano, vero?
– Ma certo!
Maledetto testosterone.

Ma soprattutto riassaporo il piacere di chiacchierare con sconosciuti che mi sembra di conoscere da una vita.
Pendolante, che dice di essere un’orsa ma non lo dà proprio a vedere. E grazie alla quale ho potuto evitare di fare io da cicerone.
Pendolo0, che chissà perché mi immaginavo bionda ed estroversa ed invece è mora e riflessiva (il che, sia chiaro, è un complimento).
Leuconoe, il cui blog – vabbé lo ammetto – non seguivo, ma si fa sempre in tempo a rimediare.
Calikanto, che tecnicamente non è dei nostri ma andiamo a stanare sotto casa, visto che – anche questo mi era sfuggito – abita proprio a Millemondi.
Ilaria, che se vi immaginate una toscanaccia, eccola è lei. E che, in quanto tale, ha sposato un toscanaccio.

Ecco, non me ne vogliano le scrittrici, ma ciò che più mi ha colpito è  Michele, il marito di Ilaria, che sembra uscito da un romanzo scritto dagli autori del Vernacoliere. Credo che, a volerlo studiare a tavolino, non sarei riuscito a trovare una persona più lontana da me.
Sboccato, sfrontato, carnivoro e pure militare (con tanto di esperienza in Afghanistan).
Eppure, nel parlarci, mi sono trovato d’accordo con lui molto più di quanto avrei mai potuto immaginare. Giusto così per ricordare a me stesso che i pregiudizi e la xenofobia si annidano pure dentro sé stessi dove meno ci si aspetta.

E poi in questa storia ovviamente c’è anche una tavola imbandita, perché, vegetariani o carnivori, gli italiani non sanno immaginare un raduno senza una mangiata. Che poi è uno dei pochi motivi per cui vale la pena vivere in Italia.
E c’è anche un cameriere, uscito probabilmente anche lui da un romanzo sopra le righe, con tanto di tempi comici perfetti.

– Io non li sopporto gli ex fumatori che voglio fare proseliti. – dice Pendolante – “Fa male”, mi dicono. E che non lo so? Che poi avevo anche smesso…
– Eh signora, ci guadagna in salute. – interviene in picchiata il cameriere –  Perché fumare fa male, dovrebbe riprovarci. Io ho letto un libro che spiega perché fa male e…
– No ma ognuno è libero di far le sue scelte. Come i vegetariani…
– No ma che c’entrano i vegetariani. La carne si mangia, punto.
Come è umano lei.

E con in corpo dell’ottima cucina emiliana, in testa mille aneddoti di ogni commensale e in tasca tre simpatici segnalibri regalati da una Pendolante dalle mille risorse, è tempo che io prenda commiato.

Lascio quindi il resto della setta dirigersi verso l’Archiginnasio. Io ho altre pazze gioie da soddisfare proprio lo stesso giorno.

E’ stato davvero un piacere. Alla prossima, care amiche (probabilmente quando i bimbi saranno adolescenti).


E a proposito di impegni, chiudo per due settimane, giusto per godermi le festività varie. Adios…

8 pensieri su “Blogger pendolari alla riscossa

  1. Che bel resoconto! Certo, lavorandoci un po’, bionda potrei anche diventare: gia` da un paio di mesi la parrucchiera mi tenta, proponendomi dei riflessi ramati “proprio bellini”, sull’estroversa la vedo gia` piu` difficile… Adesso pero` manca solo il mio racconto… da che parte inizio? mumble, mumble… 😀

    "Mi piace"

  2. Non ci crederai, ma leggo solo ora il tuo racconto! Mi è piaciuto molto!

    Scusate la digressione personale, ma a proposito di ciò che ti ha colpito di più, nel momento stesso in cui ho detto a Pendolante che sarebbe venuto anche mio marito al raduno, sapevo che avrebbe lasciato il segno.
    Un po’ perchè fa casino! Un po’ perchè fa quella professione.

    E’ sempre così, appena lo dichiara scatena una sessione di domande a cui lui si presta sempre volentieri (forse anche perchè io non gli offro molte occasioni per parlarne).
    Mi ha fatto piacere leggere nei vostri racconti che avete messo da parte qualche pregiudizio. E’ quello che ho fatto anche io dopo aver fatto la sua conoscenza.

    Infine, è divertente che io ti sia sembrata una toscanaccia, perchè il realtà io sono umbra da generazioni e generazioni (che per carità, non è poi così distante). Questo vuol dire che il livornese di cui sopra mi sta trasformando! 🙂

    "Mi piace"

    • Ciao Ilaria!

      Guarda, non voglio fare il buonista a tutti i costi.
      Continuo a non condividere la scelta di tuo marito. Anzi, proprio continuo a non capirla.
      Del resto sono cresciuto con cose tipo questa:

      Ma indubbiamente confrontarsi con chi non la pensa o non agisce come noi è sempre un arricchimento.

      Per quanto riguarda la tua regione d’origine… scusa! (che gaffe!)
      Tuo marito ti ha invaso! 😀
      Ho bellissimi ricordi d’infanzia in Umbria (da turista).

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a pendolo0 Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.