E’ arrivata l’estate e con l’estate il gelo.
Può sembrare strano solo a chi non ha mai preso un treno negli ultimi vent’anni e non sa che il treno, dal Brennero a Capo Peloro, ha un microclima a sé stante, che ignora bellamente l’ambiente circostante.
Da giugno – luglio quindi la temperatura va dagli zero ai cinque gradi, con precipitazioni sparse nei pressi del locomotore.
Gli esperti consigliano zuppe calde e infusi di tè.
Qualche anno fa il Ministero della Sanità (che tra l’altro era stato tragicamente assorbito da quello del Welfare) per magnanimità soppresse i treni a lunga percorrenza che collegavano il Nord Italia alla Sicilia.
Infatti chi, come me. è abbastanza vecchio e terrone da aver preso una cuccetta in quegli anni, si ricorderà che ad agosto i ferrovieri di buon cuore distribuivano la sera coperte di lana.
Per fortuna comunque il tempo è ciclico: tra qualche mese la grande folla tornerà dalle vacanze e con essa la tipica afa autunnale.
E poi si parla di cambiamenti climatici. Come sempre Trenitalia è avanti e sta sperimentando per l’umanità l’adattamento a temperature estreme
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