Lotta di classe

Per due giorni all’anno i pendolari della mia tratta espiano i loro peccati.

I due giorni del giudizio sono a inizio inverno e a metà primavera, anche se i giorni precisi cambiano di anno in anno. Sono i giorni in cui le scolaresche delle scuole elementari della provincia vanno in gita a Millemondi.

Il supplizio non è la mancanza di posti a sedere, né il chiasso dei bambini. Il supplizio è dover sopportare la presenza di alcuni personaggi.

– Guarda quanto fumo in quella casa!
– Dove?
– Ecco, tu non vedi mai niente! – segue gomitata d’intesa con il vicino.
– Ma io penso…
– Pensa… Ora lui pensa pure. Che pensi tu in quella testa vuota? Pensi solo cretinate al massimo.
– Sì che penso! E devo dirti una cosa.

E io proprio questi personaggi qui non li sopporto. Non le sopporto queste maestre.

Soprattutto non sopporto questa maestra. Che oggi continua a vessare quel povero bambino.

Lei con il suo marcato accento napoletano, che dovrebbe crearmi un moto di solidarietà per la comune origine meridionale e che invece nel parlare mi ricorda tutto ciò che del Sud vorrei dimenticare.
Lei che dal suo accento così fuori posto qui al nodo mi fa pensare che suo padre probabilmente apparteneva alla stessa classe sociale di quel bambino e il cui nonno ha sopportato angherie simili a quelle che quel bambino tiene sul groppone.
Lei che ora fa la bulletta, forte di quel piccolo gradino in più in cui si trova nella scala sociale, che la fa tanto sentire donna di classe e che le permette di fare ‘o jaddu ncopp’a munnezza.

E la sopporto ancora meno quando scopro perché si accanisce così tanto proprio con quel bambino.

– Dai, sentiamo la tua cretinata del giorno.
– Io non voglio entrare nella casa di Gesù.
– Cos’è che non vuoi fare tu? Andiamo in gita a Millemondi. Millemondi è piena di chiese e tu vuoi restare fuori da solo?
– Non da solo. Tu puoi restare con me.
– Col cavolo. Tu entri. Io non voglio entrare nella casa di Gesù… Sentilo. E in che casa entrate voi musulmani? Ma fammi il piacere…

* * *

Questo post partecipa agli EDS (Esercizi di Stile) di Pendolante.
Seguirà lista degli altri partecipanti…

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5 pensieri su “Lotta di classe

  1. Sto valutando di scrivere in proposito una lettera alla Direzione didattica.
    Penso sia la scena più disgustosa a cui ho assistito da quando sono pendolare.

    Per l’EDS pensavo di scrivere qualcosa di “più fantasioso” ma poi purtroppo la realtà ha preso il sopravvento.

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  2. Tutto vero, purtroppo.
    Ho tentato di capire tramite Internet quale direzione didattica fosse competente (ho cercato scuole che fossero in gita quel giorno e maestre che dal cognome potessero avere origini napoletane), purtroppo senza successo 😦 .

    PS: Fiocotram su questo blog. Sono emozionato: un frammento di vita reale 🙂

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