– Sei una stronza! Come hai potuto farmi questo?
Parte uno schiaffo. Forte ma senza intenzione di fare davvero male, né di dimostrare forza fisica. Schiaffi che solo ragazze ad altre ragazze sanno dare, solo amiche ad altre (ex) amiche.
C’è un lui, ovviamente. Ha la testa tra le mani e non abbastanza forza nei suoi vent’anni per affrontare la situazione, codardo come solo noi maschi sappiamo essere.
La ragazza continua ad urlare. L’altra continua a subire. Come chi sa di avere torto. Si limita a timidi Càlmati, Non fare così.
“Ecco” penso “La solita logica sessista. In fondo è lui ad averla tradita, perché a lui non dice niente?”
Intanto arriva il mio treno, il cui ritardo mi ha reso involontario spettatore di questo dramma d’amore. Mentre salgo, ascolto un ultimo grido della ragazza, rivolto sempre all’altra.
Come il più classico dei film, un colpo di scena chiude il sipario:
– Come hai potuto lasciarmi per un uomo? Io ti amavo, ti amavo davvero!
Pendolo 
Dimmi che non te la sei inventata?! Devo assolutamente pendolare dalle tue parti. Succedono cose molto più interessanti che dalle mie. Già prima del colpo di scena finale era una situazione altamente romanzesca, dopo è diventata … cinematografica?! Comunque non era inverosimile che la ragazza se la prendesse con l’amica invece che con il ragazzo traditore (che poi non lo era): gli amori vanno e vengono, soprattutto a quell’età, le amiche sono legate da patti di sangue.
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Giuro che è vera.
E’ talmente romanzesca che, se l’avessi inventata, l’avrei scartata 🙂
D’altra parte se il paese l’ho chiamato Millemondi è perché davvero contiene mille piccoli mondi 🙂
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