Dichiarazione d’amore

Cazzo!

Il parabrezza è ghiacciato e ci vorrà una vita a scongelarlo.
Freddo freddo freddo. Non mi sento più la mano destra: con che cavolo stringo il volante?

Ok, motore acceso. E spia del carburante pure, santa madonna.

Mettiamo la radio, va’. E il riscaldamento. Ma con il riscaldamento la radio non si sente. Spegniamo la radio. Ed esce ancora solo aria fredda. Spegniamo pure il riscaldamento. Ma non vedo una cippa con i vetri appannati.

Odio questa strada: stretta, a doppio senso, senza guardrail e con un fossato a destra. Mannaggia alla morte.

Muoviti, cazzo, muoviti! Parto prima per evitare il traffico e mi becco un coglione col cappello che fa i 50.

Sì, altroche partire prima per evitare il traffico: la tangenziale è murata da intelligenti come me che sono partiti prima. Porca puttana.

Vabbè, sono a Millemondi. Sì, il regno dei semafori. Rosso. Rosso. Dai che è giall… rosso.

E questa strada? Da quando ha cambiato senso, maledetto assessore!

Che minchia fai, coglione? Che li fanno a fare gli stop, testa di cazzo!

Eccomi, finalmente. Per fortuna almeno c’è questo parcheggio enorme ed economico. Anche se devo fare non so quanti chilometri a piedi e sono già in ritardo di un quarto d’ora.

C’è chi dà la colpa ai ritmi moderni, chi ai videogiochi, chi a Internet. Ma, al costo di citare di nuovo Johnny Stecchino, io aggiungerei un elemento importante.
Una manciata di volte l’anno vado a lavoro in auto.
E mi ritorna in mente quanto voglio bene al treno.

Photo by Ryan Searle on Unsplash

2 pensieri su “Dichiarazione d’amore

  1. Io invece AMO la mia macchina. Esagerato, dite? Forse. Ma se mi giudicate cosi’ ora, come mi chiamereste se vi confidassi che la mia macchina sembra ascoltarmi, comprendermi…mi PARLA, anche. Piu’ dolcemente di chiunque abbia mai conosciuto. Certo che… in effetti pure un treno parlante non sarebbe male.

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