Pomicioni (scout version)

Ha un effetto straniante la coppietta che ho di fronte: sembrano il negativo di un duo già visto.

Giovanissimi, bruttini, cicciosi.

Si dirigono felici verso le pastoie burocratiche del loro primo anno di università, con la loro tenuta da scout e i loro occhiali spessi, che ingrandiscono due occhi a cuoricino.

Sembrano usciti da un canale YouTube per bambini, con i loro progetti strampalati e i loro castissimi bacetti.

Se non fosse che se ne danno troppi, di castissimi bacetti, tenendo continuamente l’una una mano nella coscia dell’altro, ad un’altezza che di casto ha ben poco.

Ma soprattutto se non fosse che lei è nazista.

《Ma certo che devi fare così!》. Bacino. 《È come ti dico io, fidati, amore, ché ho sempre ragione!》. Bacino. 《Prendi i volantini della nostra attività e li metti in tutte le scrivanie della biblioteca universitaria》. Bacino. 《Poi (senti che ideona che ho avuto, ciccino!)》. Bacino. 《Prendi un po’ di libri a caso e ci infili dentro altri volantini!》

《Ma mi faranno sicuramente probl…》

《Ma nooo!》. Bacino. 《Vai vai, fai come ti dico!》. Bacino. 《E, se ti fanno problemi, affrontali!》. Bacino. Mano che afferra la guancia. 《Te lo dico sempre, cucciolino, devi farti valere di più!》

《Boh. Magari doman…》

《Nooo, tesoruccio mio, domani non puoi uscire!》. Bacino. 《Ti ricordi che dobbiamo andare a prendere mia mamma, amorino?》

Azzannatela, per favore, cucciolini miei.

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