Mille Facce

Ci sono pendolari occasionali, pendolari che dopo qualche mese scompaiono e pendolari che diventano sconosciuti compagni per anni.
Lei fa parte di quest’ultima categoria.

È una delle prime che ha colpito la mia attenzione ma solo adesso ho capito perché.

È determinata, questo salta all’occhio subito: ricordo che un tempo scendeva alla fermata dove io invece salivo, facendosi strada nella ressa, con lo sguardo da Sono forte, sono veloce, non puoi farmi male e un bambino in braccio che via via è diventato un ometto. Con il sole e con la pioggia, sempre lì, mai perso un giorno, gli occhi della tigre, salvo poi svanire per mesi, all’improvviso, e ricomparire quando ormai l’hai data per dispersa.
Ma non é poi questo che me l’ha fatta notare.

Col tempo ho scoperto che proviene da un non meglio precisato paese dell’est Europa, rispettando lo stereotipo delle mamme caterpillar, cresciute a goulash ed educazione sovietica, e spiegando dove svanisce ogni tanto.
Ma anche questo non la rende poi tanto diversa da altre.

Era una bella ragazza e forse ancora lo è, se non fosse che la vita le ha levigato i lineamenti e il suo volto, un tempo collinare, adesso somiglia più ai Carpazi
Ecco, l’aspetto: un po’ è quello che colpisce.

Da poco è tornata da una delle sue lunghe assenze e in questo periodo abbiamo gli orari sincronizzati. Il che mi ha permesso di osservarla più attentamente, giorno dopo giorno e ho colto il punto.
Il fatto è che porta con sé un insondabile mistero: il suo vestiario.

Dà sempre l’idea di non avere grandi finanze e di fare un lavoro per cui bisogna stare comodi: maestra d’asilo? Donna delle pulizie? Babysitter? (sempre per rispettare gli stereotipi)

Porta sempre delle ballerine, un paio di leggins e una maglietta, non sempre coordinati tra loro.
Non sempre coordinati è la chiave.

Ripercorro con la mente l’ultima settimana, poi via via gli ultimi dieci anni.
E ho finalmente l’epifania: pur avendo sempre lo stesso stile, non l’ho mai vista (mai!) due volte con gli stessi vestiti. Mai. In dieci anni.

Mai due volte la stessa maglietta, mai gli stessi leggins.
Sembra che ogni mattina prenda alla rinfusa da un cumulo infinito di vestiti comodi e funzionali.

Il perché temo resterà senza risposta.
Forse gestisce un traffico internazionale di vestiti sciatti.
Oppure fa la modella di vestiti casual. Esistono? Ci sarà pure un mercato di nicchia interessante, no?

Oppure… No, proprio non mi vengono altre ipotesi.
Si accettano suggerimenti.

2 pensieri su “Mille Facce

  1. Intanto parto con un po’ di sana invidia per un. guardaroba infinito, poi sottolineo che sei uno dei pochi uomini che notano una cosa de genre. Di solito tendete ad essere un po’ distratti, ma si sa che generalizzare non va mai bene. Il mistero però non lo so svelare. Magari abita con altre dieci donne con la stessa taglia e si scambiano i vestiti

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