《Prego, vada lei, ci mancherebbe!》
Le cedo il passo con galanteria. Ha un passeggino con dentro un pupo che strilla e dietro uno più grande che rischia di restare sulla banchina. Farla entrare per prima è stato un riflesso condizionato.
Mentre passa la vedo meglio. Che gnocca da paura! Labbra carnose, rossetto rosso, sopracciglia arcuate e curatissime, coda di un castano misto biondo e soprattutto un corpo con tutte le forme al posto giusto.
C’è poco da stupirsi se ha già due figli nonostante la giovane età!
Io non ci voglio andare in treno, È noioso!
E non ci voglio andare dai nonni. Voglio restare con la mia mamma!
《Freddo, mamma!》
È anche caduta l’acqua. 《È bagnato, mamma!》
Che ho fatto di brutto? Perché non risponde?
È brutto il treno. 《Voglio il telefono!》
Perché mamma non ascolta me?
Oh, mi risponde ora! Zitto mi dice.
Io piango.
《Soccia che due maroni!》
C’è ancora quella tipa. Con i bimbi che urlano per tutto il viaggio, alle 8 del mattino, e lei che non gli dice niente.
Vuole il telefono! Solo quello conoscono i bambini di oggi! Sono tutti rincoglioniti davanti ad uno schermo, già da piccolini.
E la mamma uguale: davanti ad uno schermo pure lei. Facile fare la mamma così!
Zitti, per Dio, zitti!
Quello che scappa, quello che vuole il telefono… E c’è pure uno che mi guarda le tette.
Sparite, sparite tutti!
Che cazzo ho fatto per meritarmi questo?
Ci si mette pure il capo, con WhatsApp. Lo so che sono in ritardo, anche oggi, ma come faccio a prendere il treno prima con questi due? E meno male che ci sono i nonni a Millemondi!
Dice il capo Falli gestire un po’ al padre. E tu fatti un po’ di cazzi tuoi. Lo conosci il padre? Lo sai che è così coglione da pensare che basta regalarmi una seduta dall’estetista per risolvere tutto?
No, non lo sai. Però giudichi, come quest’altra sul treno che si lamenta. Pensi che non ti sento? Pensi che non li sento?
Strillano i miei figli, sì, strillano. Me li tieni tu? Che cazzo ne sai tu di quanto sono stanca? Di quanto sono sola?
《Resta qui, Alex! Sono io quella che dovrei scappare, non tu!》
Ecco, l’ho detto. Non si dicono queste cose ai bambini, Ma io non la so fare la mamma, mannaggia a me. Contenti? L’ho ammesso!
Giovanni piange. Beato lui che ci riesce.
《Eccoti il telefono, Giovi.》
Così te e il mio capo starete un po’ zitti.
Almeno voi.
Ma allora IL pendono vive e lotta insieme a noi!
"Mi piace""Mi piace"
Da che punto guardi il mondo tutto ti pendola.
"Mi piace""Mi piace"