Luigi non lo sa ma ha due funzioni importanti nella mia vita.
Luigi è un nome di fantasia: non lo conosco, non so il suo nome. Lo chiamo così per la sua vaga somiglianza con il fratello di Super Mario.
Lo incrocio ogni pomeriggio: lui arriva a Millemondi con il treno che io prenderò per partire nella direzione opposta, da Millemondi verso Agreste.
Luigi è un galleggiante. Questa è la sua prima funzione. Misura il tempo che ho a disposizione per riuscire a prendere il treno. Se lo incrocio in stazione, non c’è problema. Se ci incrociamo al semaforo, posso stare abbastanza tranquillo. Se invece ci imbattiamo sotto i portici, allora devo iniziare a correre.
Luigi sorride, sempre. Forse è anche un po’ tocco. Ma questa è la sua seconda funzione, la più importante: ha un sorriso contagioso, mi ricorda che tutto va bene e che sto per tornare nel mio piccolo e dolce focolare.
E, qualunque cosa sia successa prima, mi ridà il buon umore.
Ci vorrebbe un Luigi per tutti.
Immanuel Kant quando passeggiava per Konigsberg era un po’ il Luigi del paese.
Certo che…ci pensi a una coppia, Immanuel e Mario Kant ? E’ una delle idee più stupide che io abbia mai avuto.
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Uhahaha…
Il cielo stellato sopra di me, il funghetto allucinogeno dentro di me :p
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Un galleggiante. Bello. Ogni viaggiatore ha il suo. Io ho una corriera che incrociata ad un certo punto della strada per la stazione segna l’OK, ad un altro segnala un ritardo. Ma un Luigi sorridente mi manca
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