Ecco il treno lungo lungo

Ecco il treno lungo lungo che attraversa la città. Lo vedete lo sentite: ecco il treno, eccolo qua!

E attraversa anche il parco giochi di Agreste in questo sabato mattina: dopo mesi di letargo si intravede un primo spicchio di sole e, come drogati in astinenza, genitori e figli invadono ogni metro quadro di verde pubblico.

Oggi non si pendola e quindi anch’io sono qui tra tossici grandi e piccoli. E vedo il treno da fuori e dagli occhi dei bimbi, che appena lo scorgono all’orizzonte corrono in massa aggrappandosi alla recinzione che (fortunatamente) li separa dai binari.

E restano lì, chi a bocca spalancata, chi urlando, chi salutando, chi in braccio per godersi meglio questo spettacolo, che, nonostante la tecnologia che avanza, non passa mai di moda.

Il treno risponde ai saluti con rumorosi fischi che mandano i fan in visibilio. Poi piano piano raggiunge la parte opposta dell’orizzonte e il piccolo assembramento si ridà un contegno.

Mio figlio di due anni continua a recensire l’esibizione con generose lodi.
Mia figlia, dall’altro dei suoi cinque anni e dalla sua genetica iper-razionalità, chiosa: “Sì, vabbe’, è solo un treno…”

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