Con qualche mese di ritardo, sembra finalmente arrivata davvero la primavera. E con il suo arrivo, la città di Millemondi dove lavoro ha fatto la muta.
Ai bar sono cresciute delle estensioni chiamate “tavoli all’aperto”. Il rito del caffè mattutino, prima nascosto da quattro mura, ora mi si palesa in tutto il suo mistero: io che bevo il caffè solo per necessità e faccio i conti di ogni singolo euro che minaccia le finanze quotidiane, non l’ho mai compreso.
I venditori di ombrelli hanno lasciato spazio ai mercanti di occhiali. Il che palesa un altro mistero.
Sono lavoratori stagionali? Ci si aspetterebbe che i due mercanti siano la stessa persona, che semplicemente fornisce protesi diverse e invece non è così: sono persone diverse.
Gli ombrellai sono persone serie, probabilmente con una laurea in meteorologia visto che non sbagliano un colpo: se ci sono loro, pioverà, non c’è speranza. Gli occhialai sono invece più bancarellari: più simpatici, forse, ma meno preparati; e per una qualche trovata di marketing hanno la pelle più scura. Un grande abbraccio agli ombrellai: ci rivediamo l’anno prossimo.
Il terzo mistero sono tutti gli esseri umani e la loro evidente diversa percezione della temperatura.
Si trovano mano nella mano uomini in maglione e donne seminude, giacche e minigonne, pullover e top. A farci ben caso la diversa percezione della temperatura sembra legata al genere.
Alcune ragazzine esperte di statistica si vestono mediamente bene: ombelico en plein air e stivali. Ma le ragazzine sono un mistero troppo grande anche solo per descriverlo.
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Comunicazione di servizio. Nei commenti una ragazza mi ha chiesto di dare un minimo di visibilità alla sua richiesta. Eccola:
Salve, per il mio lavoro di tesi, sto cercando di reperire il maggior numero di studenti, iscritti presso facoltà romane che siano pendolari e non, la ricerca tratta appunto degli effetti del pendolarismo sugli studenti, mi chiedo se possiate darmi una mano, il link è: www.testmobilita.altervista.org.
Dalle mie parti ci sono solo venditori di fiori, in tutte le stagioni, ma le diverse coperture dei corpi umani rispecchiano quelle che descrivi. E se ci pensi la mitologia vuole le donne più freddolose, eppure per prime si scoprono
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