– Quando c’era lui i treni partivano in orario.
Non credevo che avrei mai sentito questa frase dal vivo. O almeno pensavo che l’avrei sentita riferita al simpatico pelatone che faceva partire in orario i treni merci verso i campi di concentramento.
Invece il “lui” efficiente ferroviere stavolta è Vittorio Emanuele III e a pronunciarla è il Monarchico.
Il Monarchico è l’incubo dei pendolari di Millemondi: è un nonnetto con un età imprecisata compresa tra i sessanta e i centocinquant’anni; e attacca bottone con chiunque.
Ha la strabiliante capacità e di riportare ogni discussione (davvero ogni discussione, dalla scontata malasanità al già più impervio nuovo modello di smartphone) a ciò che gli interessa ribadire: la democrazia è un furto e solo il ritorno del re metterebbe tutto a posto. I furbetti verrebbero impiccati, i neologismi anglofoni sarebbero banditi (chiedo scusa: prima non volevo dire smartphone), gli scioperati e gli scioperanti verrebbero gambizzati e finalmente l’amore trionferebbe.
Ha anche un’altra caratteristica degna di nota, un inconciliabile amore verso la tecnologia d’avanguardia, forse strascico di un vecchio sostegno al Futurismo.
Oggi la sua vittima era un ragazzino:
– Tu che hai sedici anni e sei avvezzo alle novità, mi spieghi cos’è questo Facebook?
– E’ un sito… un sito dove puoi entrare e trovare informazioni sugli altri.
– Ma gli altri chi?
– Gli altri in generale, su persone famose, tipo, non so, Berlusconi…
– Ah, Berlusconi…
– No, dico per dire.
– No, non volevo parlare di Berlusconi, che però è quello che è, come gli altri politici del resto. Certo che l’Italia non è più quella in cui c’era il nostro re…
– Ok ok, dicevo per dire… su Facebook in realtà trovi soprattutto i tuoi amici.
– E che ci fai con i tuoi amici su Facebook?
– Mah, non so… ci parli…
– Ah, quindi serve per comunicare?
– Più o meno… Uno scrive, l’altro commenta…
– Ah, ma è per iscritto?
– Sì. soprattutto sì.
– No, vabbe’… allora continuo ad usare Skype.
Lo voglio anche io il monarchico. mi manca nella collezione. me lo presti?
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Ah guarda, fosse per me te lo regalerei volentieri 🙂
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